Alla fine ci sono cascata anche io, nonostante una “Very Strong” diffidenza iniziale sul fenomeno editoriale dell’anno,mi sono letteralmente buttata “anima e core” nella lettura di “Uomini che odiano le donne” , e a meta’ libro mi sono trasformata in una LARSSON ADDICTED.
In poco meno di 4 giorni ho tritato come un battuto di prezzemolo e aglio 600 e passa pagine del primo libro della trilogia per arrivare alla soluzione del giallo e scoprire dove dove cazzus era finita la Harriet e se Mr Wennerstronn sarebbe finalmente stato punito
Sull’ultima riga del tomo la sensazione è stata identica a quella che prende quando una bella festa è finita e in giro per casa rimangono solo le bottiglie di coca cola sgasate e quelle di alcool vuote ribaltate e tanti bicchieri di plastica bianca sparsi qua e la in cui galleggiano i mozziconi di sigaretta e rimasugli di tovaglioli di carta appallottolati.
Che dire, sicuramente non è un capolavoro della letteratura, non scrivera’ come Roth o qualche altro noioso papaverone della letteratura, ma nel suo genere è il numero 1 in assoluto, Il ritmo è serrato e la scrittura scorrevole i personaggi sono ben descritti e si incastrano perfettamente nella storia. Il mio inioziale scetticismo è andato a farsi friggere dopo le prime 50 pagine, alla 51esima avevo gia’ deciso che mi sarei comprata anche il secondo volume della trilogia Millenium.
Solo “L’ombra del vento “ mi aveva tenuta sveglia fino alle 3 del mattino ora anche Larsson c’e’ riuscito, prossimamente spero in Amauri che ha sostituito nel mio cuoricino il bel rossano..