TESTE DI COCOMERO

bandierapace.jpg  Dove sono finite tutte quelle EMERITE TESTE DI COCOMERO che appendevano la BANDIERA DELLA PACE  perfino nei cessi di casa che organizzavano una MARCIA  dietro l’altra per non parlare delle FIACCOLATE e che ogni PIAZZA era buona per piantare il loro CULO e inscenare un  SIT IN DI PROTESTA?

DOVE SONO ORA CHE IL TIBET HA BISOGNO DI LORO?

29 thoughts on “TESTE DI COCOMERO

  1. Hai ragione Wood non frega niente a nessuno di quei poveracci, tutti a pensare a boicottare le Olimpiadi ma li muoiono si massacrano se le danno….io ce l’ho la bandiera da qualche parte 😉

  2. Provo a dare una risposta alla tua domanda in giallo: sono tutti a fare campagna elettorale per Heidi (oensa te che nome) Giuliani … la madre di quel criminale che voleva spaccare la testa di un carabiniere con un estintore?

  3. @rifo se poi ci mettiamo che Giuliani è diventato un martire e che quel povero carabiniere ha dovuto (caldamente consigliato dai superiori) lasciare il lavoro, e che ora si ritrova con grossi problemi sia psicologici che finanziari, abbiamo davvero un bel quadretto
    baci baci woodyna

  4. @ artemisia: se poi pensi che Heidi, invece di mungere caprette come dovrebbe fare se è vero come è vero che nomen est omen (in questo caso mulier ma non fa più rima…), fa la senatrice (ahimè)… ti spieghi come il nostro fetido parlamento non legiferi …

  5. Volutamente non è un post VELVET, da sempre seguo le vicende del Tibet, e sono sempre rimasta SKIFATA di come nessuno di quei bei PASCIUTI PACIFISTI BAMBOCCIONI se ne sia mai occupato..forse era troppo poco FASHION 🙂

    Vorrei solo evitare che questo post si trasformasse in uno scontro politico legato a fatti che appartengono al passato (GENOVA) dei quali non voglio entrare nel merito e che nulla hanno a che fare con il TIBET

  6. Ottima idea. Aglio italiano, pomodori italiani, ma soprattutto MOZZARELLA DI BUFALA italiana!!! E se loro non la vogliono, tanto meglio! Ce la mangiamo noi 😉
    Ma secondo te, quei manifestanti lì, come fanno a mettersi contro la patria comunista per eccellenza?!?
    Non sia mai…

    Buona giornata wood 🙂

  7. Io non complicherei troppo il discorso e, senza scomodare Heidi, Remi, Black bloc, PRC etc, non ci sono bandiere in giro per il Tibet per il semplice fatto che non si trovano in commercio.
    Quanto al fatto che il pacifismo sia fatto di bandiere…..ovviamente non lo è. Che le bandiere siano la manifestazione esteriore di un proprio credo pacifista, beh, questo può succedere.
    E se c’è da boicottare la Cina, cominciamo dall’abbigliamento, palloni di calcio, conserve e tutto ciò che risulta made in China o contenga componenti prodotte in Cina.
    Difficile sopravvivere a questo punto….o no? (senza per questo essere lamellare).
    E allora boicottiamo piuttosto le multinazionali, quelle che dopo aver invaso il mondo di Nike e altri marchi, adesso puntano a vendere in Cina, a quei cinesi di città che si arricchiscono schiavizzando i cinesi di campagna (ingenui ed ignoranti).

    Direi che la questione è grossa, non può limitarsi a delle bandiere prodotte in chissà quale quartiere di Napoli.
    zzz

  8. e non si puo’ neanche ridurre ad un misero POST di Wood..
    pero’ accidenti mi fa salire il nervoso che nessuno di quelli con la bella Bandiera Arcobaleno organizzi anche solo uno starccio di manifestazione.

  9. WOODINAAAA! SEI UNA GRANDE! quegl’anarchoidi comunistoidi se non vengono mobilitati dai loro capi (Bertinotti, Diliberto, insieme a tutte le associazioni arcigay,arcilesbiche ed anonima assassini) non esistono e non valgono niente..non perché quando sono lì nei loro ritrovi e rave valgano più di un soldo bucato tutti i loro cervelli messi insieme. La questione è che la Sx italiana si serve di loro come i Giacobini si servivano dei Sanculotti nella rivoluzione francese, quando una nazione libera e sovrana come il Tibet viene invasa dai compagniucci cinesi non ce ne guadagnano niente a schierarsi contro l’unica potenza che ancora adoperi una bandiera rosso (come il sangue che fanno scorrere a fiumi nei loro confini per tenere a bada il popolino).
    GRANDE WOODI, ti mando un bacetto.

  10. Ildericooo!! ero spersa di Te! come hai potuto stare tutto questo tempo lontano dai miei occhi che ti leggono sempre tanto volentieri ?
    BENTONNATO….bac ini ini

  11. @ Bitunicode: perché non bisognerebbe mettere Genova di mezzo? per i fatti della scuola diaz, forse? io dico che ogni persona prima di agire dovrebbe mettere in conto i rischi dell’azione..poi se queste persone non si rendono conto che sono stati manovrati ad opera d’arte da alcuni “sempliciotti” comitati dell’estrema sinistra questi son fatti loro..li reputo un pò come i rivoltosi all’epoca delle repubbliche giacobine in Italia..sfigati..popolani..sfruttati dagli stessi filantropi comunisti che ne fanno il loro carro di guerra. Genova non mi sembra proprio una parola così intoccabile,basta essere informati dei fatti.

  12. Non per contraddirvi ma mi pare che gli stessi giudici che si sono occupati di Genova hanno finito per distinguere le varie categorie di manifestanti. C’erano pacifisti, no global, tute bianche ma anche black bloc.
    E, ma questo è scritto altrove, sbirri travestiti da black bloc che hanno fomentato la guerriglia urbana.
    In ogni caso, comunisti o non comunisti, Genova è un episodio triste in cui parecchie migliaia di persone si sono trovate improvvisamente in una carneficina sud-americana, con forze di polizia trasformate in aguzzini (e se vogliamo ammettere le manganellate da panico che gli sbirri hanno dato durante gli scontri di piazza, non c’è alcuna giustificazione per i trattamenti riservati duranti il fermo alla Bolzaneto).

  13. D’accordo che le forme non convenzionali sono un indice di chiara difficoltà di un regime democratico allo sbando. ognuno però sceglie il modus di combattere la battaglia..anche io sono assolutamente contrario alla globalizzazione in tutte le sue forme, ma preferisco fare come Honoré de Balzac che “con la penna continuare ciò che Napoleone aveva iniziato sui campi di battaglia..esportando le idee rivoluzionarie”, ripeto se una persona poi sceglie di mescolarsi a quella marmaglia “alla genovese” del luglio 2001..poi però non deve piangere se ci prende le botte. Non ci sono stati morti tranne tal Giuliani (chiamiamolo col suo nome tecnico: suicidio)..quindi un pò di randellate in testa prese che saranno mai..d’accordo nel censurarle, ma ripeto: sono indici delle campane suonate a morto per un sistema che si sgretolerà prestissimo..parola del pirata dei sette mari. Ilderico dalla Ecarion nel golfo di Guinea.

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